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Ottava storia ribollita

di chinalski

Riportiamo una intervista pubblicata su un quotidiano. Ci perdonerete se omettiamo il nome della giornalista, del quotidiano, la data di pubblicazione e vari nomi riportati all'interno dell'articolo al fine di non facilitare eccessivamente la soluzione della storia.

Il signor ... si presenta puntuale all'appuntamento, ha un vestito non ricercato ma elegante di un indefinibile grigio azzurro, cravatta e fazzolettino blu, una camicia immacolata. Ha una figura maestosa, un bel viso pulito e serio, barba rasata di fresco e occhi che ti scavano nello stomaco. Apparentemente non ci sa fare con le donne, anche se ha un comportamento in un certo qual modo galante.
[...]
Ci sediamo a un tavolino sulla strada, lui prende un whisky liscio, si accende la pipa, accavalla le gambe e mi dice - a lei la prima domanda.
- Lei è salito alla ribalta con la storia che tutti abbiamo seguito nelle cronache dei giornali, ora i lettori del nostro giornale vorrebbero conoscere qualcosa di più di lei, della sua vita. Ad esempio, lei ha un modo di indagare molto diverso da quello che normalmente ci si aspetta da un investigatore: sembra che non abbia un'idea precisa di dove voglia arrivare, si muove a tentoni, fa dei tentativi, tende delle trappole e magari arriva alla soluzione per caso. Lavora sempre in questo modo?
- Grazie per il quadretto apologetico che ha dipinto di me, lo inserirò sul biglietto da visita. Credo che solo nei romanzi l'investigatore possa indovinare tutto alla prima occhiata, come Sherlock Holmes. Nella vita reale si devono fare delle ipotesi su cosa è potuto accadere e le ipotesi devono poi essere verificate, ciò comporta spesso il dovere ammettere di aver preso la strada sbagliata.
[...]
- Il suo fascino le permette di avere una grande influenza sulle donne che incontra, pensa che ciò le sia di aiuto nel suo lavoro?
- Lei dice che ho fascino? Io so solo che se avessi fascino le donne non scapperebbero da me. Forse ho fascino su donne che non mi interessano, o forse ce l'ho su donne a cui non interesso, fatto sta che una che mi voglia sposare non l'ho ancora trovata. Riguardo al mio lavoro penso che i vantaggi che posso avere da questo supposto fascino siano almeno pareggiati dagli svantaggi che mi procura. Insomma, questa storia mi sembra una trovata giornalistica.
- Lei ha spesso clienti importanti, come il generale ..., probabilmente con la pubblicità ottenuta da questa indagine avrà la possibilità di migliorare il suo tenore di vita, potrà finalmente sistemarsi economicamente. Come pensa che investirà i suoi guadagni?
- La mia tariffa rimane di ... al giorno, più le spese, non vedo come la pubblicità possa aumentare i miei guadagni.
- Si fa tanto parlare di alcune foto che sarebbero state scattate alla figlia del generale in pose, diciamo così, discinte, lei ce ne può confermare l'esistenza? Sono state consegnate alla polizia?
- Credo di avere capito il modo in cui la pubblicità possa migliorare il mio tenore di vita. Sono desolato di comunicarle quindi che l'intervista termina in questo preciso istante, arrivederci.
Il signor ... si alza dal tavolo, si avvia alla cassa del bar nonostante il mio tentativo di fermarlo ("Una donna non dovrebbe mai pagare il conto di un bar, a meno che non possieda pozzi di petrolio in quantità."), paga le consumazioni, torna al tavolo, mi sfiora la mano con le labbra e si allontana, le mani in tasca, la pipa in bocca e il cappello in testa.
Di uomini così non ne nascono più.

Soluzione.

 

Pubblicata il 26/9/2004.

Parolata.it è a cura di Carlo Cinato.
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