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Tredicesima storia ribollita

di chinalski

C'era una volta...
- Un re! - diranno subito i miei piccoli lettori.
No, ragazzi, avete sbagliato. C'era una volta un insetto.
Non era un insetto di lusso, ma un semplice insetto immondo, di quelli che d'estate escono dalle crepe dei muri e dei pavimenti e che si cerca di mettere sotto le scarpe e se si riesce si mettono nelle stufe e nei caminetti nel fuoco. Però enorme.
Non so come andasse, ma il fatto gli è che un bel giorno a un commesso viaggiatore gli capitò di diventare un insetto, il commesso aveva nome ***, se non che tutti lo chiamavano signor Fatutto, per via del suo modo di lavorare, perché era sempre indaffarato e di corsa, come se fosse l'unico a portare avanti il mondo.
Appena la sorella ebbe sentito la voce dell'insetto, si rattristò tutta e dandosi una asciugata agli occhi, dietro la porta, gemette a mezza voce:
- Fratello, apri, te ne scongiuro.

Soluzione.

 

Pubblicata il 29/1/2005.

Parolata.it è a cura di Carlo Cinato.
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