Logo ParolataPubblicato su www.parolata.it

 

Quarantottesima storia ribollita

di chinalski

In principio Dio creò il cielo e la terra. Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.

L'uomo disse: "Sia la vita!". E la vita fu. L'uomo vide che la vita era cosa buona, ma velocemente divenne orribile. E fu sera e fu mattina: primo giorno.

Il secondo giorno la vita non c'era più: era fuggita.

La vita vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni disegno concepito dal loro cuore non era altro che male, questo perché la vita era orribile a vedersi. E la vita si pentì di essere stata fatta dall'uomo sulla terra e se ne addolorò in cuor suo. La vita disse: "Sterminerò dalla terra l'uomo che mi ha creato, e con l'uomo anche i suoi parenti".

E la vita uccise il fratello dell'uomo.

Poi la vita, incontratolo, disse all'uomo: "Non è bene che la vita sia sola: le devi fare un aiuto che le sia simile, e loro vivranno insieme, si nasconderanno, non soffriranno e non faranno soffrire".

Allora l'uomo plasmò l'aiuto per la vita, ma poi se ne pentì e lo distrusse. A questo punto la vita giurò vendetta e distruzione all'uomo: ne uccise la giovane moglie, poi morì il padre, infine morì l'uomo.

A questo punto la vite decise di terminare, e si allontanò nei ghiacci.

Soluzione.

 

Pubblicata il 22/10/2006.

Parolata.it è a cura di Carlo Cinato.
Creative Commons License La Parolata e i suoi contenuti sono pubblicati sotto licenza Creative Commons.