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L'idiota

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Allòcco

Latino uluccu(m), di origine onomatopeica.
1. Uccello rapace notturno degli Strigiformi, con occhi grandi e rotondi, piumaggio bruno, coda corta e arrotondata, affine al gufo ma privo di ciuffi sul capo.
2. [femminile allocca] (figurato) Persona stupida, di aspetto poco intelligente: una faccia da allocco.
Rimanere come un allocco: restare stupito e attonito, come intontito.

Ambroeus

Anticamente utilizzato nell'ambiente contadino, di provenienza lombarda.

Àsino

Dal latino asinum.
Equino domestico di piccole dimensioni, usato per la soma. In senso figurato significa persona ignorante e zotica.

Babbèo

Dalla radice onomatopeica bab-, che indica il balbettio, con suffisso spregiativo.
Sciocco, sempliciotto, tonto, che parla senza sapere ciò che dice. Si sa che i babbei non hanno memoria (Sciascia).

Bàbbio

Dal latino babulu(m) 'sciocco, stolto', voce onomatopeica per indicare il balbettio.
Stolto, sciocco.

Babbióne

Accrescitivo di babbio.
Aggettivo e sostantivo maschile (femminile babbiona).
In Toscana: stupido, scioccone.

Babbalèo

Da babbeo.
In Toscana: babbeo.

Baggèo

Incrocio di babbeo con baggiano.
Sostantivo maschile.
Sciocco, babbeo, semplicione.

Baggiàno

Da baggiana attraverso il significato osceno di fava.
1. Sciocco, grullo.
2. Soprannome dato un tempo ai contadini milanesi, nel Bergamasco soggetto a Venezia.

Balèngo o baléngo

Etimo incerto, forse da sbilenco o da balordo.
Femminile balenga, plurale maschile balenghi, plurale femminile balenghe.
(regionale, settentrionale) Strano, stravagante, bizzarro.
Stupido, stolto.

Balórdo

Di etimo incerto, forse dal francese balourd, dal francese antico beslourd, composto del prefisso di aumento bis- e del latino luridus 'pallido', e quindi 'sbalordito'.
Significa tardo di mente, sciocco, stolido, intontito, stordito o smemorato.
Vale anche, come aggettivo, per cosa sciocca, senza alcun senso: ragionamenti balordi.
Mal fatto, mal riuscito: un lavoro balordo.
Che non dà affidamento: tempo balordo.
Si usa infine, come sostantivo, per indicare un delinquente o un malavitoso.

Bartolomèo

Anticamente utilizzato nell'ambiente contadino.

Basìto

Participio passato di basire, dal gallico basire, la cui radice è ba- 'morire'; forse attraverso il francese..
È un insulto letterario, sta per attonito, sbalordito: restare, rimanere basito.

Baùco

Dal nome profeta biblico Abacuc, che nella tradizione popolare è rappresentato come un vecchio, e quindi divenuto simbolo della demenza senile che può colpire negli ultimi anni di vita. Ha la medesima origine di vecchio come il cucco e di vecchio bacucco, usati per le persone avanti con gli anni e non molto in forma.
Esiste in Veneto una forma molto comune, il descanta bauchi traducibile come "risveglia bauchi", che si riferisce a un ostacolo poco visibile nel quale il bauco inciampa o sbatte (tipicamente un tombino, una radice, un ramo ecc…). Descantare è tipicamente veneziano, mentre in altre provincie è utilizzato anche "scanta bauchi" con il medesimo significato.

Beòta

Dal latino Boeotu(m), dal greco Boiotós 'della Beozia', poiché gli abitanti avevano fama di stupidità e rozzezza presso gli ateniesi.
Persona ottusa.

Béstia

Dal latino bestia(m), di etimologia incerta. In senso figurato significa persona rozza, ignorante e stupida; anche, persona violenta e brutale.

Besùgo

È il nome genovese dell'occhialone, un pesce commestibile di acqua salata. L'insulto in Liguria ha il significato di idiota.

Bietolóne

Propriamente accrescitivo di bietola, poi in senso figurato credulone, sempliciotto.

Boccalóne

Si tratta del persico trota, vive nell'acqua dolce, e sembra che sia un pesce particolarmente portato ad abboccare a qualsiasi esca. Significa credulone ma anche chiacchierone, maldicente.

Bùe

Bovino domestico maschio adulto castrato.
Uomo ottuso, ignorante e grossolano.

Carlòtta

Anticamente utilizzato nell'ambiente contadino.

Castróne

Derivato di castrare.
1. Il maschio castrato degli animali, specialmente l'agnello o il puledro.
2. Cavallo evirato per adattarlo meglio a certi tipi di corse, specialmente allo steeple-chase.
3. (figurato, popolare) Uomo stupido o di grossolana ignoranza.

Cèfalo

È un pesce commestibile d'acqua salata, anche chiamato muggine. Tonto. Ha provenienza ligure.

Ciòcco

Etimo incerto, forse dal francese antico choque, chouquet 'tronco', da cui il verbo choquer 'urtare'.
Anche, raramente, ciocca.
1. Grosso pezzo di legno, ceppo da ardere.
2. (figurato) Uomo balordo, stupido, insensibile.

Cìro

Anticamente utilizzato nell'ambiente contadino, di provenienza piemontese.

Citrùllo

Voce di origine napoletana, corrispondente a cetriolo.
Sciocco, babbeo.

Ciùco

Voce di origine espressiva. Al femminile ciuca.
Significa asino e, in senso figurato, persona ignorante o poco intelligente.

Cocùzza

Dal latino tardo cucutia(m) col significato di zucca, poi in senso figurato persona sciocca, testone.

Coglióne

Latino tardo coleone(m).
1. (volgare) Testicolo.
Rompere, far girare i coglioni: (figurato) infastidire, irritare, annoiare.
Levarsi dai coglioni: (figurato) smettere di importunare; togliersi dai piedi, andarsene.
Avere i coglioni: (figurato) essere di carattere forte, risoluto, tenace.
2. [femminile cogliona] (figurato) Persona imbecille, minchione: fare la figura del coglione.

Corbèllo

Forma eufemistica per coglione.
1. Testicolo.
Rompere i corbelli: infastidire, annoiare.
Corbelli!: (antiquato) esclamazione di meraviglia.
2. [femminile corbella] Persona stupida, sciocca.

Cordóne

Accrescitivo di corda.
Sostantivo maschile.
(eufemistico) Alterazione di coglione, in locuzioni come rompere i cordoni, sei un gran cordone e in altri usi figurati.

Cottolengo

Dal nome di G. B. Cottolengo (1786-1842), santo fondatore a Torino della Piccola casa della divina Provvidenza (detta poi anche Ospedale Cottolengo)].
1. (familiare, per antonomasia) Istituto per disabili psichici e fisici.
2. (estensione, scherzoso) Ambiente con persone di scarsa vivacità intellettuale.

In Piemonte cottolengo ha anche il significato di idiota. Più comunemente viene detto alla piemontese: cutulèngu, oppure abbreviato in cutu.

Cretìno

Dal franco-provenzale crétin, propriamente 'cristiano', che, usato dapprima nel significato di 'povero cristiano, poveraccio', ha poi assunto valore spregiativo.
Stupido, imbecille: comportarsi come un cretino, discorso cretino.
In medicina è chi è affetto da cretinismo, una malattia causata da insufficienza tiroidea e caratterizzata da arresto di sviluppo somatico e psichico.

Crùcco

Nome dato dai soldati italiani a quelli tedeschi durante la seconda guerra mondiale; all'origine era appellativo dato agli slavi, derivato dalla voce serbo-croata kruh 'pane'.
Per estensione ha assunto il significato di stupido.

Èbete

Dal latino hebete(m), da hebere 'essere spuntato, ottuso', quindi 'sciocco'.
Che, chi mostra ottusità o deficienza di mente; idiota: uno sguardo, un sorriso (da) ebete.

Farlòcco

Etimologia dubbia, forse dalla locuzione inglese far look, usata dagli scippatori romani degli anni '60 per indicare i turisti sprovveduti, che guardano lontano e non si rendono conto di cosa accade vicino a loro.
Sostantivo e aggettivo maschile.
1. Ingenuo, babbeo, sprovveduto.
2. (estensione) Oggetto falso: fu congedato con un assegno farlocco, tanto non avrebbe protestato (De Cataldo).
Inetto, incapace, che non vale nulla, nonostante le apparenze.
3. (estensione) Poco serio, poco importante.

Finòcchio

Latino fenuculum, variante di feniculum o foeniculum,
Sostantivo maschile.
1. Erba delle Ombrellifere, bienne o perenne se spontanea, annua se coltivata, alta fino a 2 m, con steli eretti, scanalati e carnosi, foglie alterne pennatosette, abbraccianti il fusto con guaine dilatate carnose, che costituiscono il caratteristico corpo, o gromulo, la parte cioè che viene comunemente consumata come ortaggio, fiori piccoli, gialli, in ombrelle, frutti a diachenio, con semi aromatici.
Il germoglio bulboso del finocchio usato come ortaggio.
2. Nome di piante appartenenti alle Ombrellifere.
3. (figurato, volgare) Omosessuale maschio.
(antico) Uomo inetto, babbeo.

Fregnóne

Da fregna: vulva.
Sciocco, stupido, minchione: Sentissi lei come lo tratta, «fregnone» è la parola più bella (Palazzeschi).

Frescóne

Forma eufemistica per fregnone: stupido, minchione.

Gàggio

Termine di provenienza zingara.
1. Stupido, sprovveduto, balordo.
Persona che si crede furba, sbruffone.
2. Tipo in gamba, tosto.
3. Ragazzo, membro della compagnia.

Gìno

Anticamente utilizzato nell'ambiente contadino, di provenienza lombarda e in generale settentrionale, significa anche ragazzo di periferia. Sono anche utilizzate le espressioni rafforzative gino di legno e gino di ferro.

Giùcco

Dall'arabo g-uha 'persona sciocca'.
1. (toscano) Sciocco, balordo.
2. (meridionale) Ubriaco.

Gónzo

Etimo discusso, forse dal latino verecundiu(m) 'verecondo, vergognoso' con caduta della prima parte vere-.
Che, chi è credulone e si fa imbrogliare facilmente: gabbare i gonzi è facile.

Grùllo

Di etimo incerto. Al femminile: grulla.
Significa di scarsa intelligenza, che si lascia facilmente ingannare; sciocco, semplicione.
In toscano: istupidito, stordito, lento nel movimento e nel comprendere.

Idiòta

Dal latino idiota(m) 'ignorante', che è dal greco idiótìs, derivato di ídios, nel significato di '(uomo) privato', che come tale è considerato 'incompetente, inesperto' rispetto a chi riveste incarichi pubblici, successivamente col significato di 'popolare, plebeo' e poi 'ignorante'. Anche, anticamente, idiòto.
Sostantivo maschile e femminile [plurale maschile idioti, femminile idiote].
In medicina chi è affetto da idiozia.
Nell'uso comune, persona stupida e insensata ma anche, anticamente, rozza e incolta.

Imbecìlle

Dal latino imbecille(m) 'debole fisicamente o mentalmente', forse da in- negativo e baculum 'bastone'.
In psicologia, chi è affetto da imbecillità.
Nell'uso comune, persona che si rivela poco intelligente negli atti o nelle parole, che si comporta scioccamente o commette stupidaggini. Anche cosa poco intelligente: discorso imbecille.

Insipiènte

Dal latino insipiente(m), composto di in- prefisso negativo, e sapiens -entis 'sapiente, assennato'.
(letterario) Ignorante, stolto, sciocco: una persona insipiente.

Lavacéci

Composto di lavare e il plurale di cece.
(antico, scherzoso, toscano) Sciocco, ottuso, persona dappoco.

Lòcco

Da allocco, per aferesi.
1. (antico, regionale) Sciocco, stupido.
2. Ripetuto, nella locuzione con valore avverbiale locco locco, (regionale): in modo furtivo; stancamente, svogliatamente, lemme lemme: Quelli venivano su locchi locchi (Pasolini).

Mardochèo

Da Mardocheo, personaggio biblico, accostato per etimologia popolare a merda.
Nel settentrione: uomo sciocco, che vale poco.

Microcèfalo

Dal greco mikroképhalos, composto di mikro- 'micro-' e -cefalo.
1. (medicina) Che, chi è affetto da microcefalia, cioè che ha sviluppo ridotto del cranio e dell'encefalo.
2. (estensione, scherzoso) Idiota, stupido: ragionamenti da microcefalo.

Midollóne

Derivato di midolla, in quanto di sostanza tenera.
Persona lenta e scarsamente intelligente.

Móna

Voce di area veneta, forse di origine greca.
Al femminile: vulva.
Al maschile: stupido, minchione.

Mùlo

Dal latino mulu(m), di origine non indoeuropea. Al femminile mula.
È l'equino ottenuto dall'incrocio dell'asino con la cavalla, e significa in senso figurato persona cocciuta e ignorante, insomma, idiota. E anche bastardo.

Nasèllo

È un pesce commestibile d'acqua salata simile al merluzzo. Tonto. Ha provenienza ligure.

Òca

Latino tardo auca(m), da un precedente avica(m), derivato di avis 'uccello'.
1. Grosso uccello con piedi palmati, collo lungo e becco robusto dall'apice arrotondato; viene allevato per le carni e le piume.
2. (figurato) Si dice di persona, specialmente donna, di scarsa intelligenza, insulsa, vuota: quella ragazza è un'oca.

Pippióne

Latino tardo pipione(m), di origine onomatopeica.
Significava anticamente giovane piccione, poi diventato in senso figurato la persona sciocca, il credulone.

Pìrla

Voce milanese, forse da pirlare, variante di prillare 'girare su sé stesso, come una trottola'.
Sostantivo maschile invariabile (settentrionale).
1. (volgare) Pene.
2. (popolare) Uomo tonto e goffo, facile da raggirare e imbrogliare, sciocco: fare una figura da pirla (o la figura del pirla); Prima di chiudere gli occhi mi hai detto pirla, / una parola gergale non traducibile (Montale).

Pistola

Dal francese pistole, dal tedesco Pistole, a sua volta dal ceco pistal 'canna, tubo'.
In vari dialetti settentrionali, persona sciocca e ingenua, che si lascia facilmente ingannare, con un chiaro riferimento sessuale.

Póllo

Nome generico del gallo e della gallina giovani. In senso figurato: persona inesperta e credulona, che si può facilmente raggirare.

Ràpa

Latino rapa, propriamente neutro plurale di rapum 'rapa', poi considerato come femminile singolare.
1. Pianta erbacea con fiori dorati, coltivata per la grossa radice commestibile carnosa.
2. (figurato scherzoso) Testa rapata o calva.
(estensione) Testa, cervello: ma che cos'hai nella rapa?
3. (figurato) Persona di scarsa intelligenza, sciocca: quel ragazzo è una rapa.
Testa di rapa: (figurato) persona ottusa, sciocca.

Sbalordìto

Participio passato di sbalordire, stupire.
Molto sorpreso, pieno di stupore, poi, meno comune, sciocco, tonto.

Scémo

Derivato di scemare.
1. Persona sciocca, povera di giudizio.
Scemo del villaggio: persona derisa, fatta oggetto di scherno collettivo per il suo comportamento.
2. (antico) Limitazione, incompletezza.

Scémpio

Latino tardo simplu(m), variante del classico simplex -plicis 'semplice'.
Significa semplice, non doppio: Prima era scempio, e ora è fatto doppio (Dante).
Anticamente, in centro Italia, significava privo di senno, sciocco.

Scervellàto

Participio passato di scervellare.
Che, chi è senza cervello, privo di senno, di criterio, sbadato: un ragazzo scervellato.

Sciabigotto

Da Luciano Gabrielli.
--- In lucchesia, ed in particolare nella sua regione costiera, si usa anche il termine sciabigotto.
Sciabigotto è quasi intraducibile a metà tra il bischero e il co...one (in senso affettuoso però), lo usano i genitori (ma ora di più i nonni) per dire ai ragazzetti che hanno fatto qualche bischerata o che non sono stati molto svegli. È una caratteristica parola lucchese di etimo incerto, ma potrebbe derivare da sciapito e bigotto. Alcuni dicono però che derivi da sciabica che è una rete da pesca utilizzata per pescare dalla riva in quanto impiegata da persone anche molto anziane, non più in grado di andare per mare, e qualche volta non più particolarmente lucide. ---

Sciabordìto, sciòrno

Da Frustalampi.
--- Come dare dell'idiota a quacuno? A parte il bischero fiorentino, ti segnalo lo "sciabordito"  e lo "sciorno" senesi, che non compaiono nei dizionari.  Sciabordito deriva da sciabordare o sciacquattare, agitare, rimescolare un liquido. Non credo esista nessun legane fra "storno" (relativo al cavallo con mantello grigio scuro macchiettato di bianco) e "sciorno", salvo che da bambini, quando eravamo specialisti nel rovinar poesie, si diceva: "Oh cavallina, cavallina sciorna...".

Un amico visitatore del sito ci dice che il termine sciorno è utilizzato, più che a Siena, nella zona di Chiusi-Città della Pieve e nella provincia di Grosseto. Inoltre viene utilizzato a Roma col significato di balordo.

Stordìto

Participio passato di stordire.
1. Privo di sensi, tramortito: cadde a terra stordito.
(figurato) Sbalordito, intontito, frastornato: rimase là tutto stordito.
2. Distratto, sbadato, sventato: che stordito sono: ho dimenticato le chiavi.
Come sostantivo: persona sventata, inconsiderata.

Séppia

Mollusco commestibile di mare. Stupido. Si utilizza in Liguria.

Somàro

Dal latino volgare saumariu(m), attraverso il tardo sagmarius, da sagma 'basto'; propriamente '(bestia) da soma'. Femminile somara.
Significa asino o ciuco intese come bestie da soma, e in senso figurato persona ignorante, stupida, e anche scolaro dallo scarso rendimento scolastico.

Tìnca

Pesce commestibile d'acqua dolce. Tonto, credulone. È un insulto ligure.

Tòni

Anticamente utilizzato nell'ambiente contadino.

Tónno

Pesce commestibile di acqua salata. Tonto, credulone. È un insulto ligure.

Vincènzo

Anticamente utilizzato nell'ambiente contadino, nel gergo della mala, è anche il tonto da truffare.

Zùcca

Latino tardo cucutia(m), con metatesi e aferesi della sillaba iniziale.
Pianta e frutto, diventato in senso figurato persona tarda di mente, sciocca o testarda.

Zuccóne

Accrescitivo di zucca, e in senso figurato pesona lenta a capire, di scarsa intelligenza e anche persona testarda, cocciuta.

 

Ultimo aggiornamento: 8 ottobre 2016.

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