Chiamatemi Raffaele

Trentaduesimo incipit rovinato

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Primo indizio
È una storia di due ragazzi, due compagni di classe, che vivono in un momento difficile della storia del mondo.

Secondo indizio
Appartengono entrambi a famiglie dell'alta società, ma uno è di estrazione più alta dell'altro. Ed è pure appartenente alla parte dominante della società del tempo, mentre il secondo appartiene alla parte oppressa.

Terzo indizio
Fanno amicizia, una bella amicizia, ma la situazione precipita sia nella società che tra di loro, le diverse appartenenze inesorabilmente li dividono. Tanto che l'oppresso è costretto a fuggire, abbandonando i genitori, per rifarsi una vita. I due compagni così si perdono di vista.

Quarto indizio
Dopo tanti anni giunge una lettera al nostro fuggiasco: chissà se non vuole fare qualcosa per ricordare i vecchi compagni. E così scopre che il vecchio amico, oramai morto, non è stato per tutta la vita come gli era sembrato, non era votato alla classe dominante, ma si era reso conto della pazzia della situazione, dell'errore che stava commettendo. Era diventato, invece un eroe.

Quinto indizio: incipit
Andavo a scuola, e non in una scuola qualsiasi, ma in una delle più importanti, e mi ricordo ancora oggi di quando vidi per la prima volta il ragazzo che sarebbe poi diventato così importante nella mia vita. Sono passati tanti anni da allora, tanti giorni che si confondono l'uno nell'altro, tutti uguali e inutili.

La soluzione e il vero incipit sono in fondo alla pagina.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Soluzione
L'amico ritrovato, di Fred Uhlman.

Incipit reale
Entrò nella mia vita nel febbraio del 1932 per non uscirne più. Da allora è passato più di un quarto di secolo, più di novemila giorni tediosi e senza scopo, che l'assenza della speranza ha reso tutti ugualmente vuoti - giorni e anni, molti dei quali morti come le foglie secche su un albero inaridito.
Ricordo il giorno e l'ora in cui il mio sguardo si posò per la prima volta sul ragazzo che doveva diventare la fonte della mia più grande felicità e della mia più totale disperazione. Fu due giorni dopo il mio compleanno, alle tre di uno di quei pomeriggi grigi e bui, caratteristici dell'inverno tedesco. Ero al Karl Alexander Gymnasium di Stoccarda, il liceo più famoso del Württemberg fondato nel 1521, l'anno in cui Lutero comparve davanti a Carlo V, imperatore del Sacro Romano Impero e re di Spagna.

Parolata.it è a cura di Carlo Cinato.
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