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Terza storia ribollita

di Mauro Cociglio

Il protagonista è una specie di Superman, un cuor d'oro (anche se ha qualche trascorso nella mala), una forza alla Hulk, si arrampica come l'Uomo Ragno, insomma un gran figo. Si imbatte in una trovatella e la adotta, sottraendola ad un terribile oste che la sfrutta. Ma un perfido poliziotto, un ispettore alla Ginko, scoperti i suoi trascorsi poco limpidi, sta addosso al nostro Diabolik. Intanto l'oste, un gran bastardo, un vero Gambadilegno, per sbarcare il lunario, depreda i cadaveri alla fine di un'importante battaglia, una specie di caporetto per un celebre personaggio storico, il sindaco di Paperopoli potremmo definirlo. Nel frattempo la trovatella cresce e diventa una bellezza, una Jessica Rabbit per intenderci, e un giovane seguace del sindaco si innamora di lei. Scoppia poi una rivoluzione, un vero quarantotto, ma i nosti eroi si salvano. L'ispettore Ginko però non demorde e nonostante il gran casino sta sempre addosso al nostro Diabolik, lo insegue addirittura nelle fogne. Ma come in tutti i fumetti la storia finisce a tarallucci e vino. Lo zio Paperone muore e lascia il malloppo al fidanzato di Jessica Rabbit, che la sposa, e tutti vissero felici e contenti. Insomma sta storia è una gran cosa, mica una cosetta.

Soluzione.

 

Pubblicata il 27/6/2004.

Parolata.it è a cura di Carlo Cinato.
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