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Ventiquattresima storia ribollita

di chinalski

Giac è il topo più piccolo, quello con la faccia furbetta, Gas Gas è quello più tarchiatello, più alto e con la faccia molto meno furbetta. Sono amici da tanto tempo, sembrano inseparabili, e forse lo sono. Gas Gas quasi idolatra Giac, e Giac si comporta un po' da padre verso il suo amico tonto, così tonto che avrebbe dei grossi problemi a sopravvivere senza l'amico al suo fianco. Non sono ricchi i due topi, anzi, sono decisamente poveri, e sono costretti a vagare in cerca di cibo e di un letto. Tante volte hanno dovuto abbandonare il posto dove dormivano, sempre per la capacità di Gas Gas di procurarsi dei guai, spesso dovendo fuggire inseguiti dalla folla inferocita.

Finalmente, dopo tanto camminare, trovano posto in una fattoria: sono benvoluti dagli altri topi, Gas Gas e Giac sono simpatici e gran lavoratori, il primo poi ha una forza incredibile, a parziale compensazione della scarsa intelligenza. I due amici in questi rari momenti di quiete possono fantasticare, e immaginare di possedere una fattoria, dove avere degli animali loro e, chissà, anche delle mogli e dei topolini.

Gas Gas ha una passione per le cose morbide: ama accarezzarle, secondo lui, delicatamente, peccato che spesso le cose morbide non siano altrettanto robuste e resistenti: quanti lombrichi sono finiti schiacciati dalle sue dita robuste. Un giorno, disgraziatamente, si accorge che Tina, la figlia del proprietario della fattoria, oltre che sfrontata e provocante è anche morbida. Non passa molto tempo da questa scoperta che Tina è riversa a terra nel fienile con la spina dorsale spezzata da una carezza eccessiva di Gas Gas. Il grosso topo, nella sua stupidità, capisce di avere fatto qualcosa di brutto, perché Giac lo sgridava sempre quando scopriva che i lombrichi non si muovevano più dopo le sue carezze, proprio come ora Tina. Così, quando Giac scopre il corpo della topina, non può che trascinare Gas Gas nell'ennesima fuga, lontano dalla fattoria e dai sogni coltivati insieme. Non è possibile una vita così, però, e quando i lavoranti della fattoria inferociti stanno per raggiungere i due amici, Giac capisce di non avere scelta, di non averla mai avuta: impugna la pistola e, lentamente, la alza avvicinandola alla nuca di Gas Gas, che sta pacificamente giocando con i riflessi del torrente.

Soluzione.

 

Pubblicata il 3/4/2006.

Parolata.it è a cura di Carlo Cinato.
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