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Analisi: Il gioco del mondo (Rayuela)

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Il gioco del mondo (Rayuela), di Julio Cortázar

"Rayuela", o nella traduzione italiana "Il gioco del mondo (Rayuela)" è il romanzo più famoso dello scrittore argentino Julio Cortázar, pubblicato nel 1966. La trama segue le vicende dell'argentino Horacio Oliveira a Parigi, nella prima parte del libro, e del suo rapporto con la Maga e con gli altri studenti e intellettuali che fanno parte della banda del Serpente, e a Buenos Aires, nella seconda parte del libro, dopo il suo ritorno conseguente all'abbandono da parte della Maga e la sua vita con la vecchia fidanzata Gekrepten, con l'amico d'infanzia Traveler e sua moglie Talita.
Il libro è diviso in tre parti: "Dall'altra parte", dove si racconta del periodo a Parigi di Horacio; "Da questa parte", dove sono narrate le vicende di Horacio dopo il suo ritorno a Buenos Aires; "Da altre parti (capitoli dei quali si può fare a meno)" che sono, appunto, capitoli ulteriori.

Cortázar ci spiega che ci sono due modi per leggere il suo libro. Il primo modo (che chiameremo primo libro, per semplicità) consiste nell'iniziare dal primo capitolo e leggere in sequenza i successivi capitoli, fino ad arrivare al cinquantaseiesimo capitolo. In questo modo si leggono completamente le prime due parti del libro. Un secondo modo (che chiameremo secondo libro) è di iniziare dal capitolo 73, al termine del quale è indicato qual capitolo leggere successivamente (il capitolo 1) e così via: al termine del capitolo 1 è scritto che deve essere letto il capitolo 2, poi il capitolo 116, poi il 3 eccetera. In questo modo si leggono i capitoli delle prime due parti del libro inframmezzati dai capitoli della terza parte, quelli di cui si può fare a meno. L'autore non lo dichiara esplicitamente, ma lascia intendere che possa esistere una terza modalità, cioè leggere i capitoli a caso, senza un ordinamento predefinito. Non so cosa ne esca con questa terza modalità, ma sinceramente non credo nulla di buono, in ogni caso non verrà presa in considerazione questa modalità di fruizione del libro.

Non è importante descrivere con precisione la trama del romanzo, e comunque non sarebbe nemmeno facile né significativo per il modo di scrivere di Cortázar. Ciò che interessa, in questo caso più che mai, è la struttura che l'autore ha voluto dare al romanzo. Praticamente sono due versioni del libro. La prima versione, diciamo, depurata e sostanziale, anche se non si può dire che manchi né di approfondimenti, né di divagazioni; la seconda versione invece, pur se la storia di per sé non varia e non assume luci differenti, è più ricca e, specialmente, ha una sorta di controcanto nelle idee di Morelli, personaggio-autore che assume un importante ruolo solamente in questa seconda versione del libro, mentre nella prima versione è inesistente.

Quali sono le caratteristiche del primo libro e del secondo? Cosa varia? La trama rimane la stessa? Fondamentalmente i due libri sono uguali, poiché il secondo libro mantiene la sequenza dei capitoli del primo inframmezzando dei nuovi capitoli a quelli esistenti, quindi fornendo ulteriori personaggi e interpretazioni altrimenti lasciate al lettore, ma sostanzialmente lasciando invariato, a mio parere, il senso del romanzo. Ciò che effettivamente subisce una variazione è il finale: mentre nel primo libro il finale lascia immaginare una fine tragica del protagonista, nel secondo libro i capitoli ulteriori invece danno una luce più positiva alla nuova vita di Oliveira.

In definitiva, il libro è un interessante esperimento di creazione di due romanzi a partire da un unico oggetto libro, devo ammettere che prima di prenderlo in mano mi aspettavo un assemblaggio dei capitoli più complesso, con un riposizionamento dei capitoli anche in senso temporale, piuttosto che unicamente un inserimento di nuovi capitoli all'interno della struttura dei capitoli data.

Voto alla complessità di contenuti: 3/10
I contenuti non sono particolarmente complessi, la storia è lineare e solo nel secondo modo di leggere il libro ci sono inserimenti di informazioni esterne alla linea narrativa della storia.

Voto alla complessità di forma: 5/10
Il romanzo è costituito da capitoli abbastanza brevi ed eterogenei: oltre ai capitoli più strettamente narrativi che fanno procedere la vicenda dei personaggi, sono affiancati capitoli che rappresentano estratti di libri e di articoli, note esplicative e storie di altri personaggi. La sequenzializzazione di tali capitoli è fissata dall'autore ed è semplice, nel senso che il libro è costruito per essere letto in due modi: solo i capitoli narrativi (il primo libro) oppure i capitoli narrativi (nella stessa sequenza del primo libro) inframmezzati dai capitoli ulteriori, in una sequenza prefissata. Questa forma fa di lui un iperromanzo ad accessori.

 

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Ultimo aggiornamento: 1 dicembre 2008.

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