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Word! Lezioni semiserie di lingua inglese

Utili Divertenti Letterarie Sparse Novità

Salve a tutti,
questa rubrica nasce per chi ormai, nel campo della lingua inglese, diffida di corsi nastri e professori. Spesso l'uso corretto della lingua inglese più che una questione di istruzione - è pura fortuna, come riuscire ad attraversare la strada. [E.B. White, The Second Tree from the Corner, 1954].
Per sostenere una qualsiasi conversazione in lingua inglese, (anche un matrimonio), non sono necessarie più di 800 parole; e l'edizione del 1990 del dizionario italiano Devoto Oli ne conteneva circa un migliaio!
Attenzione però ad usare correttamente i termini "italiesizzati", si potrebbe incorrere in spiacevoli sorprese.

Quando Giulio Cesare sbarcò in Britannia circa duemila anni fa, l'inglese non esisteva. Mezzo millennio più tardi, una lingua semi-comprensibile chiamata "Englisc" era parlata dallo stesso numero di persone che oggi parlano il dialetto patois. Mille anni dopo, al tempo di Shakespeare, l'inglese era solo l'idioma di sette milioni di indigeni confinati su un'isola, nemmeno tanto grande, all'estremo nord ovest dell'europa.
Oggi è la lingua del pianeta, la prima vera lingua internazionale con buona pace dei fanatici dell'esperanto...
[Severgnini, L'Inglese, lezioni semiserie]

Falsi Principianti
Tutti in ogni momento parlano e storpiano la lingua inglese! Ci sono alcune frasi complete che sono utilizzate in tutto il mondo in modo corretto:
- OK, normalmente usato come forma di approvazione;
- No problem! Rigorosamente esclamativo, può avere diversi significati...;
- No comment, è una frase estremamente utile, la utilizzo ad esempio Václav Havel quando alcuni giornalisti insistevano per sapere se voleva diventare presidente della Cecoslovacchia (qualcuno intese di si).
Invece per le parole Irpiniagate e Duomo Connection vale invece la regola dell'"Italiese" da evitare nei limiti del possibile.

Le statistiche che riguardano l'inglese - diligentemente raccolte nel volume The Story of English, seguito ad un programma della BBC dallo stesso titolo (andato in onda quasi due anni or sono) - lasciano interdetti. Di tutte le lingue del mondo (circa 2700), l'inglese è quella con il vocabolario più ricco: l'Oxford Dictionary raccoglie circa 500.000 parole, e trascura altrettanti termini tecnici e scientifici; una delle ultime edizioni dell'americano Random House Unabridged Dictionary of the English Language comprende 315.000 vocaboli; di questi 50.000 sono "nuovi". Per contro, il tedesco ha solo 185.000 vocaboli, l'italiano circa 150.000 e il francese meno di 100.000 inclusi i vari le week-end e le hit-parade.

Come lingua ufficiale, l'inglese serve più di 40 paesi: il francese 27, l'arabo 21, e lo spagnolo 20. Ma l'inglese è anche la lingua delle comunicazioni (intese nel senso generale del termine): tre quarti della posta di tutto il mondo, telex e cablogrammi compresi, sono in inglese. È inoltre la lingua ufficiale della navigazione marittima ed aerea. Con grande cordoglio dei francesi, l'inglese è ormai la lingua ufficiale di tutte le riunioni internazionali. Un ragazzo svedese, in una riunione ETSI, mi spiegò che parlare in inglese, per lui, significa non parlare troppo e soprattutto non parlare a sproposito (dal momento che pochi conoscono le sfumature necessarie per farlo).

L'inglese è abilissimo nell'intrufolarsi nelle altre lingue (qualcuno parla di moderno colonialismo). La Francia, ad esempio, sebbene il presidente della repubblica convochi vertici mondiali della francofonia e lanci appelli accorati contro les anglicismes, sta naufragando nel Franglais: lo stesso quotidiano Le Monde, commette reato di anglicismo (in francia punibile con pena pecuniaria) ogni 166 parole! Ma quanti di noi intenderebbero un fast food in Francia deve essere inteso come le pret-a-manger?

Questa volta facciamo un salto (virtuale) a Tokio, patria del "Japlish" (Japanese+English). Questi simpatici individui non disdegnano un hotto doggu accompagnato da un orenji jinsu. Se poi fa caldo si può rimediare gustando un aisukurimu. Nello "slang" (modo di dire comune) un uomo divorziato con figli è detto: kuraama-zoku dal titolo del film Kramer contro Kramer.

I tedeschi scendono in Italia indossando das Teeshirt (possiamo parlare di Deutschlish, tedesco + inglese); le ragazze svedesi, esperte di "Swinglish" (Swedish+English) vestono tajt jeans (tight jeans, jeans stretti) e ti salutano con baj baj (bye bye). Allo stesso modo gli spagnoli, nelle serate fredde, si coprono con un suder (sweter, maglione). Gli zulu viaggiano orgogliosi sugli imotokali (motor cars). Persino a Mosca l'inglese ha stravinto, i giovani moscoviti parlano il "Russlish" capiscono l'importanza del no-khau (know-how) occidentale.

Vorrei concludere questo tema facendo un paio di considerazioni. È difficile, per gli inglesi e gli americani, non diventare superbi di fronte a tutto questo. Durante le varie crisi internazionali, (giusto per portare l'ennesima testimonianza), la rete televisiva CNN non straccia la concorrenza soltanto perché ben organizzata: se inviati ed annunciatori parlassero il norvegese, non sarebbe sicuramente lo stesso.
Per ultimo, lo stesso mio insegnante di inglese delle medie ci chiese in una delle prime lezioni: sapete perché l'inglese è popolare tra i giovani? La sua risposta, davanti al nostro atteggiamento menefreghista, fu: perché in tutto il pianeta nessuno si dichiara incapace di impararlo!

 

Ultimo aggiornamento: 7 dicembre 2003

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