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Il paese ritrovato

Capitolo sesto

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- Sinceramente, non sono sicuro di avere capito cosa mi stai dicendo da venti minuti a questa parte.
- Sinceramente, non sono sicuro di avere detto cose sensate. Mi sembra tutta una gran macedonia. Nei migliori gialli si intravede che nell'apparente caos c'è un disegno tale che farà sì che gli indizi andranno ognuno al posto giusto a formare il quadro di insieme. Qui tutto sembra procedere come per caso, come se il giallo lo scrivessero contemporaneamente più autori che non si parlano.
- Carlo, hai appena cercato di spiegarmi che c'è un disegno che interesserebbe il gotha dello spiritismo e della magia nera mondiale, e ora nascondi la mano?
- No, no, te l'ho detto che l'idea dello spiritismo non è mia, me l'ha suggerita un amico. Ma questo stupido canarino deve sempre cantare? Perchè non gli insegni a dipingere, sarebbe un po' meno invadente. Ma che idea è tenere un canarino in ufficio?
- Così l'ufficio mi sembra meno triste, visto che ultimamente ci passo i fine settimana e il futuro non mi sembra prometta bene.
- Bene, cioè, intendo, questo significa che avrai anche una caffettiera, spero. Berrei volentieri un caffè.
- Una vecchia napoletana.
- Perfetto, non chiedo altro. Lo sai che non mi ricordo più come ti chiami? Ma a te ti chiama Marcon anche tua moglie?
- L'hai detto. Nemmeno io ricordo più il mio nome, probabilmente è un nome stranissimo, oppure difficile da ricordare. Marcon va benissimo. Ah, poi, ho dimenticato di dirti, la scientifica sta facendo le verifiche sul biglietto con la firma di Rol trovato nel pozzo, dovrebbero dirmi qualcosa di abbastanza sicuro in due giorni, le prime impressioni sono che sia autentico, e che sia stato nel pozzo per poco tempo, forse c'è entrato insieme al vecchio. Attenzione con quelle tende, che mi fai crollare la mantovana.
- Scusa, ci mancava solo la mantovana in questo ufficio.
- Ripetimi un istante: la ragazza di Sciolze farebbe quindi parte di una setta demoniaca.
- Potrebbe.
- E questa setta è una ramificazione recente nata da un'antichissima congregazione piemontese, tutt'ora operante.
- Così sembra. Ma cosa sono 'sti cosi?
- Per favore, tieni giù le mani. Sono degli attacchi da sci.
- Ma quanti anni hai? Non ho mai visto delle cose simili.
- Si chiamano kandahar, e non sono miei, li usava un mio zio. Senti, ti potresti sedere e tenere le mani sulle ginocchia, da buonino?
- Seduto? E perché non sull'attenti? Prussiano maledetto!
- E cosa c'entra con Rol? Io lo facevo solo un illusionista con una cerchia di amici disposti a svergognarsi pubblicamente pur di difenderlo dalle accuse. Ho letto dei libri, mi è sembrato del tutto innocuo. Forse non un samaritano, anche lui avrà approfittato della credulità della gente per farsi la villa, ma da qui a legarlo a una setta demoniaca c'è un bel salto. Qui si parla di due omicidi: un vecchio infilato a testa in giù in un pozzo e una tipa spinta da un dirupo. Ancora non ho capito il tuo mago come lega questi avvenimenti.
- Il mio mago ancora non li lega, però degli indizi dalla lettera gli hanno fatto ...
- Quale lettera, scusa?
- La lettera di ... La lettera di Rol, gli ho fatto un breve riassunto ... Gliela ho riferita interamente. Ritenevo necessario ...
- Ah, bene, allora mettiamoci la parrucca e balliamo la pavana! Vestiamoci da Pulcinella e bastoniamoci l'un l'altro! Carlo, qui non stiamo giocando, questo è il mio lavoro, è un lavoro che comporta certe responsabilità e non è come fare il norcino. Ci sono delle persone che sono già morte, altre potrebbero morire se non facciamo bene il nostro compito. E tu ti comporti come se fosse un videogioco. Mi dispiace, ma credo di avere letto troppi Dylan Dog ultimamente, è colpa mia. Ti chiedo di non occuparti più delle indagini per conto mio, è un argomento troppo delicato.
- Ma, Marcon, non puoi dirmi questo. Ieri sera io ho anche rinunciato a ... oh, non importa. Prima mi hai incuriosito, e ora mi impedisci di...
- Non mi fare dire ciò che non ho detto. Ti chiedo solo di non occuparti più delle indagini per conto mio.
- Ma questo significa che posso cont...
- Carlo, non per conto mio.
- Come nei film?
- Come nei film. Beviti 'sto caffè, dai.

 

Capitolo settimo

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